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  • Giardino delle Arti

    ORIGINI
    & BOTANICA

    La trasformazione del Giardino delle Arti dal 1700 a oggi è il racconto  dell’evoluzione di un giardino a Milano nel corso dei secoli. Il viaggio inizia nel 1722 con la mappa di Giovanni Filippini, nella quale il giardino è un vasto spazio aperto con filari di alberi, privo di edifici.

    ORIGINI
    & BOTANICA

    Nel 1734, il giardino inizia a fondersi con le aree verdi circostanti, perdendo la sua definizione geometrica. Nel 1751 la disposizione del giardino diventa “anomala”, con un edificio stretto che lo chiude verso via Palestro. Nel 1801, la mappa di Giacomo Pinchetti mostra il giardino con un perimetro trapezoidale, sempre adiacente alla Villa Reale. La trasformazione del giardino nel corso degli anni riflette la sua disposizione e il suo design, cogliendo i cambiamenti storici che ha subito....Read More

    Il Giardino delle Arti era parte delle aree verdi di Palazzo Cambiaghi. Il palazzo e i suoi giardini erano distinti dalle proprietà vicine come Villa Belgiojoso e Santa Maria della Canonica. Le mappe successive forniscono vari livelli di dettaglio sull’organizzazione del giardino, con una notevole veduta a volo d’uccello del 1857 che mostra il giardino come parte del più ampio parco della Villa Reale e la presenza di un cancello di ferro su via Palestro.

    Nel 1857 il Giardino delle Arti fu collegato alla Villa Reale. La cartografia successiva della fine dell’Ottocento rivela il passaggio da un disegno rigido e formale a uno più naturalistico con un’aiuola centrale e sentieri. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il giardino è rappresentato come uno spazio verde libero e solo una mappa del 1878 mostra ancora la disposizione formale delle parti. Nel 1917, i confini del giardino rimangono intatti, con un prato centrale e alberi sul lato sud-est. A partire dalla metà del XX secolo il Giardino delle Arti, come il resto delle aree verdi, cambia di aspetto. Si segnala la perdita di un braccio di collegamento con Palazzo Cambiaghi nel 1946, il danneggiamento degli edifici vicini a causa dei bombardamenti del 1947 e la modifica dei confini del giardino e dei suoi dintorni nel 1962. Le successive mappe comunali confermano le condizioni del Giardino delle Arti per come lo possiamo ammirare oggi, compresa la presenza di tronchi d’albero e di quote altimetriche all’interno dell’area.

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    Nel 1734, il giardino inizia a fondersi con le aree verdi circostanti, perdendo la sua definizione geometrica. Nel 1751 la disposizione del giardino diventa “anomala”, con un edificio stretto che lo chiude verso via Palestro. Nel 1801, la mappa di Giacomo Pinchetti mostra il giardino con un perimetro trapezoidale, sempre adiacente alla Villa Reale. La trasformazione del giardino nel corso degli anni riflette la sua disposizione e il suo design, cogliendo i cambiamenti storici che ha subito.

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    Il Giardino delle Arti era parte delle aree verdi di Palazzo Cambiaghi. Il palazzo e i suoi giardini erano distinti dalle proprietà vicine come Villa Belgiojoso e Santa Maria della Canonica. Le mappe successive forniscono vari livelli di dettaglio sull’organizzazione del giardino, con una notevole veduta a volo d’uccello del 1857 che mostra il giardino come parte del più ampio parco della Villa Reale e la presenza di un cancello di ferro su via Palestro.

    Nel 1857 il Giardino delle Arti fu collegato alla Villa Reale. La cartografia successiva della fine dell’Ottocento rivela il passaggio da un disegno rigido e formale a uno più naturalistico con un’aiuola centrale e sentieri. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il giardino è rappresentato come uno spazio verde libero e solo una mappa del 1878 mostra ancora la disposizione formale delle parti. Nel 1917, i confini del giardino rimangono intatti, con un prato centrale e alberi sul lato sud-est. A partire dalla metà del XX secolo il Giardino delle Arti, come il resto delle aree verdi, cambia di aspetto. Si segnala la perdita di un braccio di collegamento con Palazzo Cambiaghi nel 1946, il danneggiamento degli edifici vicini a causa dei bombardamenti del 1947 e la modifica dei confini del giardino e dei suoi dintorni nel 1962. Le successive mappe comunali confermano le condizioni del Giardino delle Arti per come lo possiamo ammirare oggi, compresa la presenza di tronchi d’albero e di quote altimetriche all’interno dell’area.

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    Oggi il Giardino delle Arti, protetto dalle alte mura storiche, possiede una ricchissima vegetazione di alberi secolari, piante aromatiche e altre specie arboree suddivise in quarantanove diverse varietà, tra le quali spiccano esemplari di faggio selvatico, di magnolia, di olmo bianco, di ailanto (noto come “albero del paradiso”), di cedro deodara e di acero montano. Tra le cime degli alberi e i cespugli si nascondono gheppi (un piccolo rapace), rondoni, fringuelli, passeri, pettirossi, cinciallegre e taccole.

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    LOCATION

    LOCATION

    Immerso nel cuore della storia, il Giardino delle Arti è una testimonianza vivente del passare del tempo, un santuario di bellezza e serenità che risale a fine Ottocento e che si estende su circa 2000 metri quadrati compresi tra Villa Reale e la cinta muraria di via Palestro, proprio accanto al PAC (“Padiglione d’Arte Contemporanea”). Questo capolavoro botanico è una miscela armoniosa di arte della natura e ingegno umano, un arazzo di colori e profumi che si dispiega in un ambiente senza tempo.
    Varcando il cancello in ferro battuto, si viene trasportati in un’epoca passata, dove ogni angolo racconta una storia.

    Immerso nel cuore della storia, il Giardino delle Arti è una testimonianza vivente del passare del tempo, un santuario di bellezza e serenità che risale a fine Ottocento e che si estende su circa 2000 metri quadrati compresi tra Villa Reale e la cinta muraria di via Palestro, proprio accanto al PAC (“Padiglione d’Arte Contemporanea”). Questo capolavoro botanico è una miscela armoniosa di arte della natura e ingegno umano, un arazzo di colori e profumi che si dispiega in un ambiente senza tempo.

    Varcando il cancello in ferro battuto, si viene trasportati in un’epoca passata, dove ogni angolo racconta una storia.

    Il Giardino delle Arti offre una sinfonia di profumi e colori. La primavera si risveglia con un tripudio di camelie che dipingono il paesaggio con tonalità delicate. In autunno, il giardino si veste di un ricco arazzo di rossi infuocati e gialli dorati, mentre in inverno i rami sono baciati dalla brina e brillano come sotto una coltre di neve.

    Il Giardino delle Arti è un libro di storia vivente, un rifugio per la riflessione e una fonte di ispirazione per tutti coloro che lo visitano. Giardino delle Arti promette una fuga senza tempo in un mondo in cui natura e storia coesistono in perfetta armonia.

    EVENTI

    Il Giardino delle Arti è un paradiso segreto, ma anche un luogo poetico: un’oasi riservata all’interno della città. Giardino delle Arti è disponibile per un’ampia tipologia di eventi, tra cui shooting fotografici e riprese video, sfilate di moda, installazioni, concerti, mostre, feste e cerimonie.